Il Museo d’Arte Sacra di Scaria ha appena ottenuto l’accreditamento da Regione Lombardia: racchiude tesori unici dei maestri intelvesi con sculture del ‘600 e dipinti del ‘700,
insieme alla bellissima chiesa dei SS. Nazaro e Celso (XI sec.) di Scaria e al museo dei Fossili
è un’opportunità insolita per rifugiarsi lontano dal caldo estivo delle grandi città e dalla confusione.
Como, luglio 2017 – Si trova a Scaria, primo nucleo etnico e frazione del comune comasco di Alta Valle Intelvi, ed è un vero gioiello da non perdere: il Museo d’Arte Sacra di Scaria, inaugurato nel 1966 con l’obbiettivo di salvare il ricco patrimonio religioso, artistico, storico ed etnico della valle Intelvi, riaperto nel 2015 con un nuovo allestimento dopo adeguata ristrutturazione, raccoglie importanti testimonianze di scultura, oreficeria, pittura, paramenti, disegni e stampe, alcune realmente pregiate e di grande interesse artistico.
Una meta da non mancare, che si può affiancare alle molte attrazioni che il comune di Alta Valle Intelvi con la sua piccola frazione di Scaria offrono ai turisti in fuga dal caldo e dalla confusione: alla ricchezza delle opere del museo si può affiancare infatti una visita all’antistante Chiesa di Santa Maria o alla bellissima Chiesa dei SS. Nazaro e Celso, ma anche un giro al Museo dei Fossili, alle tombe di probabile epoca romano-barbarica scavate in massi erratici, alle imponenti faggete per finire con la chiesa di San Siro e all’oratorio della Beata Vergine di Loreto nella frazione di Lanzo e una gita alla vetta della Sighignola (1320 m.), splendida finestra sulle Alpi, a ragione chiamata balcone d’Italia.
Il Museo di Scaria
Il Museo d’Arte Sacra di Scaria raccoglie una serie di pregiate opere che fanno parte della cultura popolare e religiosa del territorio intelvese, e che provengono da parrocchie presenti in valle, da donazioni e collezioni private.
Il museo ha da poco ottenuto il riconoscimento dalla Regione Lombardia, all’interno del “Settimo Riconoscimento dei musei e delle raccolte museali in Lombardia”: questo riconoscimento testimonia i rigorosi standard di qualità del servizio, sicurezza, accessibilità del museo e, più in generale, lo sforzo messo in atto dal Museo e dall’Associazione Amici del Museo per la diffusione della cultura e il dialogo continuo e proficuo con il territorio e la comunità, e per la costruzione di una rete di servizi culturali all’altezza delle aspettative più attuali.
Il Museo è aperto da aprile ad ottobre, grazie anche al lavoro dei molti volontari che si avvicendano per la promozione del museo. Il percorso espositivo è articolato in sezioni tematiche dedicate agli artisti intelvesi Ercole Ferrata (Pellio Inferiore, 1610-Roma, 1686) e Carlo Innocenzo Carloni (Scaria, 1686-1775), a una selezione di paramenti e suppellettili liturgiche e all’apparato per le Quarantore detto ‘Paradisin’, a cui è stato riservato uno spazio apposito.
La Croce Antelamica
Uno degli oggetti più antichi e significativi del museo è la Croce Antelamica: una piccola croce processionale in rame sbalzato e dorato che risale al XII secolo e proviene dalla chiesa dei Santi Nazaro e Celso di Scaria. L’opera è assimilabile per cronologia e stile ad altre croci d’età romanica conservate nel territorio lariano e ticinese, facendo perciò supporre che si tratti di un’opera prodotta da una bottega attiva nella Lombardia settentrionale, come indicherebbero anche la presenza di influssi stilistici di area tedesca.
Le sculture Barocche del Ferrata
Il Museo raccoglie opere rilevanti di artisti prestigiosi, tra cui Ercole Ferrata: grande scultore del Barocco Romano, uno dei principali collaboratori del Bernini e autore della scultura Madonna del Rosario. Quest’opera, insieme ad altre sette, fa parte di un nucleo di statuette lignee documentate fin dal XVIII secolo presso la chiesa di San Michele a Pellio Inferiore. Si tratta di un gruppo di opere di straordinaria importanza, utili a documentare la prassi di lavoro delle grandi botteghe degli scultori romani d’età barocca e le diverse tipologie di modelli, bozzetti, riproduzioni che venivano predisposti dal capo-bottega e dai suoi aiutanti durante le diverse fasi di lavorazione di un’opera. La scultura riproduce in dimensione ridotta la statua di analogo soggetto scolpita in legno dallo scultore maltese Melchiorre Cafà per la chiesa di San Domenico a Rabat (Malta) nel 1660-1661.
Arte e Musica in Val D’Intelvi: iniziative speciali
Molte sono le iniziative organizzate dall’ Associazione Amici del Museo d’Arte Sacra di Scaria: per il 22 luglio ’17 è stata organizzata una conferenza dal titolo “Fiori e Frutti nell’Arte” da parte di Ernesto Palmieri, mentre una speciale serata, si terrà il 2 settembre 2017 presso il Palalanzo a Lanzo d’Intelvi. Sarà presente Mario Pinna, importante esecutore e realizzatore di repertori personalizzati, che con il suo pianoforte suonerà le musiche dagli anni ‘60 agli anni ‘90. Il musicista annovera tra le sue collaborazioni più importanti personaggi di fama internazionale come Frank Sinatra, Lionel Richie e Eros Ramazzotti.
Potrà essere un’ottima occasione per passare una piacevole giornata all’insegna di buona musica e per scoprire l’arte dei Maestri Intelvesi!
Informazioni
Museo d’Arte Sacra di Scaria
Tel. 031840241 (parrocchia di Scaria) – cell. 3407118599
Email: remo.giorgetta@diocesidicomo.it
Piazza Carloni – 22024 Lanzo Intelvi, frazione Scaria
Associazione Amici del Museo d’Arte Sacra di Scaria
associazioneamicimuseo@gmail.com
Orari di apertura Aprile – Ottobre
Venerdì: 9.30 – 12.00 (su prenotazione), sabato: 15.00-18.00, domenica: 10.30-12.00 / 15.00-18.00
Per gruppi e scolaresche, anche in altri giorni su prenotazione
Novembre – Marzo : su prenotazione
Offerta consigliata: ingresso singolo € 3