Americani e tedeschi tra i meno romantici, la maggior parte degli italiani è disposta ad aspettare al massimo 30 minuti, ma c’è chi per amore può aspettare più di tre ore
Milano, febbraio 2019 – Per il giorno di San Valentino AirHelp ha condotto un’indagine per scoprire quanto tempo gli innamorati – e non – di tutto il mondo sono disposti ad aspettare la dolce metà per un appuntamento. Il giorno di San Valentino è una delle festività internazionali che divide tutto il mondo: c’è chi vuole festeggiarlo e chi preferisce stare a casa sul divano e non celebrarlo affatto. Secondo AirHelp, infatti, i risultati non si sbilanciano e su un campione di quasi 3500 intervistati, circa il 34% dei partecipanti dichiara di aver programmi per la serata del 14 febbraio, mentre il 32% degli intervistati dichiara di non aver alcun piano.
Ad aggiudicarsi il titolo di “meno romantici” sono gli americani e i tedeschi, dove la percentuale di coppie non intenzionata a festeggiare supera di gran lunga quella degli inglesi: il 40% dichiara di avere serate molto romantiche in programma.
L’amore può aspettare… fino a un massimo di 30 minuti
Il sondaggio di AirHelp ha dimostrato che per tutti coloro che pianificano un appuntamento romantico, la puntualità è importante. Secondo l’indagine, quasi il 36% degli intervistati dichiara di poter aspettare fino a 30 minuti. Altri sono ancora più pazienti, circa un terzo dei partecipanti ha detto di essere disposto ad aspettare più di un’ora prima che la loro fiamma si presenti, mentre l’11% dei partecipanti dichiara di essere disposto ad aspettare addirittura fino a 3 ore.
I piani degli italiani per il giorno di San Valentino si dividono tra chi andrà a un appuntamento romantico (32%), chi preferirà stare a casa a guardare Netflix con la dolce metà (13%), chi ha in programma un viaggio (20%), chi andrà a bere qualcosa con un amico (2%) e chi ha deciso di non festeggiare affatto (31%). Gli italiani sembrano essere pazienti ma fino a un certo punto: quasi il 38% dichiara di poter aspettare fino a 30 minuti, ma il 9,8% dopo 15 minuti di attesa preferisce tornarsene a casa.
I più pazienti sono gli scandinavi, il 15% sia di svedesi che di danesi dichiara di poter aspettare fino a 3 ore per il proprio appuntamento. Anche gli inglesi sembrano essere molto pazienti, con il 12,5% degli intervistati che afferma di essere disposto ad aspettare 180 lunghi minuti. I tedeschi sono i meno pazienti, con solo il 5,2% che si dichiara disposto ad aspettare.
Rotte romantiche
San Valentino non è un vero e proprio giorno festivo, ma questo non impedisce alle coppie di prendersi il giorno libero per programmare viaggi romantici. AirHelp ha scoperto che circa l’8,5% dei partecipanti al sondaggio decide di viaggiare il giorno di San Valentino, ma anche con la pianificazione più attenta, le avventure romantiche possono essere rovinate a causa di circostanze impreviste.
L’anno scorso durante il solo giorno di San Valentino sono stati ritardati o cancellati più di 14.600 voli. Sono 150 i voli che hanno subito ritardi fino a più di tre ore, con una responsabilità finanziaria accumulata di oltre 3 milioni di euro.
I diritti dei passeggeri
La normativa europea CE 261 parla chiaro: per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.
L’ultima relazione della Corte dei Conti Europea ha affermato che le compagnie aeree sono restie all’applicazione della legge e due terzi dei passeggeri non reclamano la giusta compensazione perché, o ne ritengono improbabile l’ottenimento, o perché non sono consapevoli dei propri diritti. Alla luce di queste difficoltà, AirHelp, insieme ad altre società di supporto, ha fondato APRA (Association of Passenger Rights Advocates), l’Associazione dei difensori dei diritti dei passeggeri che si propone di colmare il divario tra la consapevolezza dei passeggeri e la legge.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito: airhelp.com. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare la loro idoneità al risarcimento direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti attraverso l’app mobile gratuita AirHelp, disponibile per iOS e Android. AirHelp supporta i passeggeri nella gestione delle richieste di rimborso e non trattiene una percentuale fissa: i clienti pagano un prezzo fisso solo in caso di successo della pratica ed ottenimento del rimborso, secondo i criteri riportati a questo link.
AirHelp
AirHelp è la più importante azienda a livello mondiale che aiuta i passeggeri ad ottenere un rimborso per ritardi, cancellazioni e overbooking. Dal suo lancio nel 2013, AirHelp ha aiutato più di sette milioni di persone a trattare le richieste di risarcimento per le compagnie aeree. La società ha sedi in tutto il mondo, è disponibile in 30 paesi, offre supporto in 16 lingue e ha più di 550 dipendenti.