Nei giorni scorsi il vettore aereo Air Berlin, il secondo in Germania per grandezza, ha dichiarato bancarotta dopo che il suo principale azionista, Etihad Airways, ha annunciato che non avrebbe continuato a sostenere economicamente la compagnia. A dover sopportare il peso delle sofferenze economiche del vettore tedesco, sono stati i passeggeri, sempre più frustrati: ritardi e cancellazioni dei voli da parte di AirBerlin, infatti, sono da qualche mese all’ordine del giorno ad AirHelp sta affiancando migliaia di passeggeri ad ottenere i rimborsi dovuti prima che sia troppo tardi.

 

Nonostante le perdite finanziarie siano state pressoché ininterrotte dal 2008 fino al giugno scorso, Air Berlin ha sempre ribadito che la bancarotta non rappresentasse alcun pericolo, affermazione che però dipendeva dal costante supporto economico di Etihad Airways. Il tracollo finanziario di Air Berlin, che si trova al 42° posto nella classifica delle compagnie aeree stilata da AirHelp per il 2017, è stato infatti impedito, negli ultimi anni, da quella che è stata eletta una tra le tre migliori compagnie aeree del mondo.

 

Negli ultimi giorni, Air Berlin ha annunciato che i suoi voli, al momento, non subiranno interruzioni, grazie ad un prestito a breve termine di 150 milioni di euro (pari a circa 176 milioni di dollari) concesso alla compagnia dal governo tedesco. Tuttavia, vista la situazione in cui il vettore aereo si trova ad essere, non sono da escludere eventuali ritardi o cancellazioni: per questo AirHelp, il servizio di reclami per disservizi di volo più importante del mondo, si rende disponibile ora più che mai ai consumatori.

 

Con oltre tre milioni di passeggeri aiutati lungo il percorso legale per richiedere indennizzi e rimborsi dalla sua fondazione, AirHelp spiega tutto ciò che i passeggeri che hanno volato con Air Berlin, o che intendono farlo, devono sapere nel caso di voli in ritardo, cancellati o in overbooking.

 

“Air Berlin ha confermato che, in attesa della vendita della compagnia prevista per Settembre, le operazioni di volo verranno portate avanti fino, il che significa che i passeggeri che hanno subito disagi con i voli potranno ancora richiedere fino a 600€ di indennizzo, ai sensi della legge CE 261 dell’Unione Europea” spiega Lorenzo Asuni, uno degli esperti di AirHelp nei diritti dei passeggeri aerei e Country Manager italiano della società.

 

“Il diritto e l’ammontare dell’indennizzo dipendono dalla durata del ritardo all’arrivo, dalla distanza di percorrenza del volo e dalla causa del ritardo o della cancellazione. I passeggeri interessati possono richiedere l’indennizzo fino a 3 anni dalla data del loro volo. AirHelp continuerà a sostenere i passeggeri nella richiesta di indennizzo a cui hanno diritto, arrivando anche in aula se necessario”.

 

Che cosa succede in caso di interruzione definitiva del servizio

Se, in un secondo momento, le operazioni di volo di Air Berlin venissero interrotte, i biglietti acquistati non sarebbero più validi.

 

“In questo caso – continua a spiegare Lorenzo Asuni – il pagamento di un indennizzo dipenderebbe dal tipo di prenotazione: se il volo è stato prenotato direttamente tramite Air Berlin, non si potrà avere diritto ad alcun indennizzo, a causa della bancarotta.

Tuttavia, le cose cambiano se la prenotazione è avvenuta tramite un’agenzia di viaggi o una compagnia aerea partner: le agenzie di viaggio o le compagnie partner possono infatti essere responsabili se i voli rientrano nella copertura delle assicurazioni di viaggio. Nel caso dei pacchetti vacanze, invece, tale copertura dovrebbe essere garantita.

Un’altra possibilità di indennizzo esiste laddove i passeggeri che hanno prenotato direttamente tramite Air Berlin abbiano pagato con carta di credito: in questo caso, il pagamento può essere contestato prima che venga accreditato alla compagnia aerea. Inoltre, in caso di bancarotta, esiste la possibilità del pagamento delle somme dovute. A questo scopo, occorre inviare un documento alla società della propria carta di credito che certifichi la richiesta di indennizzo presentata alla compagnia aerea, ma non accolta».